
Non so come ci siamo arrivati… so solo che siamo qui.
Qui? Ma qui dove?
La stanza è molto buia e davanti a noi si intravede una scala in pietra i cui gradini sono lisci e molto ripidi.
La scala sembra scendere molto in profondità.
Perché pensiamo questo? Perché né io né Teddy non riusciamo a scorgerne la fine.
Ci guardiamo in faccia come a domandarci “Cosa facciamo?”…“Cosa facciamo?”.
Giriamo lo sguardo nuovamente verso il nulla. Restiamo così per qualche istante ed alla fine esclamiamo contemporaneamente: “scendiamo” “scendiamo”.
Buffo, sembriamo l’uno l’eco dell’altro.
Iniziamo, quindi, la discesa.
I gradini sono molto ripidi, quindi, procediamo molto lentamente.
Procediamo… Si, ma per andare dove?
In lontananza si possono udire risonanze effimere.
Musica ovattata.. a tratti sembra blues a tratti sembra jazz…
Incuriositi e per nulla intimoriti continuiamo la nostra discesa e ad un certo punto ci sembra di sentire anche lo scrosciare dell’acqua…
…
Luci danzanti nell’ombra.
…
Dove siamo?
Da dove veniamo?
Dove stiamo andando?